Nell’Aula Magna del Chis Cappell College di Anzio, si è svolta il 9 marzo scorso la conferenza prevista per il progetto “Il confine orientale italiano dopo la seconda guerra mondiale”, curato dal prof. Silvestri.
L’evento ha visto la partecipazione di otto classi quinte dei vari indirizzi, di cui tre collegate a distanza dalle sedi succursali.
L’incontro è stato aperto dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Daniela Pittiglio, che ha presentato gli esperti esterni: il prof. Giuseppe Parlato, docente ordinario di Storia contemporanea presso l’Università Internazionale di Roma e presidente della fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, e il dott. Marino Micich, direttore del Museo e Archivio Storico di Fiume a Roma e docente universitario.
Il prof. Silvestri ha quindi illustrato gli obiettivi del progetto: la conoscenza della storia e dei luoghi del confine orientale italiano e la memoria storica delle vicende che portarono i nostri connazionali ad un esodo forzato da quelle terre e che videro migliaia di loro morire nelle foibe e nei campi di concentramento jugoslavi, insieme agli slavi non allineati con il regime comunista di Tito.
Il prof. Parlato ha spiegato la storia dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia attraverso i secoli, fino ad arrivare ai fatti accaduti sul finire della seconda guerra mondiale e nei decenni successivi.
Il dott. Micich, nella duplice veste di accademico e di testimone, ha raccontato le vicende e i motivi che portarono gli Italiani a fuggire dalle persecuzioni titine e ha fornito uno spaccato sulla difficile vita nei campi profughi in Italia degli esuli.
Il prof. Parlato ha spiegato la storia dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia attraverso i secoli, fino ad arrivare ai fatti accaduti sul finire della seconda guerra mondiale e nei decenni successivi.
Il dott. Micich, nella duplice veste di accademico e di testimone, ha raccontato le vicende e i motivi che portarono gli Italiani a fuggire dalle persecuzioni titine e ha fornito uno spaccato sulla difficile vita nei campi profughi in Italia degli esuli.
In conclusione, dopo lo spazio lasciato agli interventi degli studenti, attenti e partecipi allo spirito dell’iniziativa, il prof. Silvestri ha chiuso la manifestazione, ricordando l’importanza della nostra identità nazionale, formata da un patrimonio di cultura e di valori plurisecolari, prendendo spunto dal Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria di coloro che, di fronte a una scelta dolorosa, decisero ad ogni costo di rimanere Italiani.