Oggi 5 marzo 2022, si festeggiano i 100 anni di un uomo dalle mille sfaccettature, poeta, sceneggiatore, attore e regista: Pier Paolo Pasolini.

Nella giornata di oggi si stanno svolgendo svariate iniziative in suo onore, non solo a Bologna, sua città natale, ma anche a Roma, dove Pasolini passò la maggior parte del suo tempo a scrivere e raccontare storie di ragazzi provenienti dalle borgate romane come “Ragazzi di vita”, che è anche scritto in dialetto romano. Precisamente nella stazione Pigneto a Roma alle 12 è stata inaugurata una mostra fotografica rappresentante dei fuori set dei film realizzati proprio da lui. Ma non finisce qui, perch anche l’agenzia di trasporto ATAC, in collaborazione con Leonardo Crudi, noto artista contemporaneo ha realizzato un murales in onore di Pasolini nella stazione della metro B. 

Ad oggi, la storia di Pier Paolo Pasolini è definita “sbagliata” , probabilmente per la moltitudine di denunce per pedofilia o per i suoi film considerati troppo osè per un pubblico di minorenni.

È stato un uomo molto coraggioso, ha sempre cercato di far valere le sue idee e i suoi pensieri anche quando era contraddetto e ostacolato da tutti. Si era ribellato più volte contro il Capitalismo e contro la modernità, era un uomo molto tradizionalista.

Il 1968 è l’anno della rivoluzione studentesca contro il capitalismo e proprio Pasolini, con la poesia ” Il PCI ai giovani” commentò con parole dure gli scontri avvenuti a Valle Giulia.

Grazie ai suoi film e romanzi ha raccontato le storie di ragazzi di periferia e, inoltre, fu tra i primi a mettere in luce quella che era la realtà di una vita difficile che moltissimi ragazzi del tempo dovevano affrontare.

E’ stato per tutta la vita accompagnato dallo scandalo e per questo sempre si è sempre contraddistinto: era narcisista e omosessuale e di questo ne ha fatto un’immagine.

Il suo pensiero si è sempre basato su un nuovo modo di proporre la cosiddetta “tradizione marxista”, come spiega anche nel numero de “Le Vie Nuove” del 1962: “Tradizione e marxismo. Sì, insisto: solo il marxismo salva la tradizione. Oh, ma capiscimi bene ! Per tradizione intendo la grande tradizione: la storia degli stili. Per amare questa tradizione occorre un grande amore per la vita. La borghesia non ama la vita: la possiede. E ciò implica cinismo, volgarità, mancanza reale di rispetto per una tradizione intesa come tradizione di privilegio e come blasone.

A Pasolini, inoltre, è legato il giallo della sua morte, avvenuta nel 1975: purtroppo non si sa chi l’abbia ucciso; il suo corpo ormai straziato è stato trovato in un prato ad Ostia ed uno degli indagati è Pino Pelosi, uomo con cui si trovava al momento della sua morte. Alcune teorie inoltre sostengono anche che lui abbia inscenato la sua morte avvenuta in un momento particolare: tra il giorno dei santi e il giorno dei morti:  purtroppo sarà difficile sapere la verità, ma se siete interessati ad approfondire la sua storia potete trovare molti video che la narrano come: https://youtu.be/j2Vgd_tnZa4 oppure vederlo e sentire la sua voce qui: https://fb.watch/bzboKcuFwF/                                                                                  

Giorgia Pasquali I B

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *